L'Hip Thrust è uno degli esercizi più in voga in questo periodo. E' un valido aiuto per allenare il gluteo, ma per essere davvero efficace deve rispettare alcuni fondamentali accorgimenti.
A livello di sovraccarico quello ritenuto utile, rispetto al proprio massimale, è quello, definito, 10RM (cioè il carico che permette 10 ripetizione e non una di più).
Questo rende bene l'idea che esercizi come questo, a prescindere dal sesso, per essere realmente produttivi nel modificare l'estetica del lato B devono essere svolti con CARICHI PESANTI, sempre nel rispetto di un'esecuzione ottimale.
Per cui l'abitudine a lavori con dischi da 5, 10 kg sono pratiche che possono andare bene, al massimo, in una fase iniziale di allenamento, per acquisire sicurezza nell'esecuzione del gesto, ma già dopo poco tempo i carichi DEVONO diventare, necessariamente, importanti se il fine è lo sviluppo muscolare.
Slanci, corpo libero, pesetti vari devono lasciare il passo ai "PESI PESANTI" usati correttamente.
Il grande gluteo è uno dei muscoli più grandi e forti del corpo.
Compie azioni essenziali quali l'estensione d'anca e la rotazione esterna.
Ma al di là delle azioni muscolari ciò che conta è che per stimolare e attivare questo distretto mio-fasciale lo stress meccanico deve essere di entità rilevante, raggiungibile solo con esercizi come: squat, affondi, hip thrust, stacchi e balzi.
Altro considerazione di cui tener conto è la variazione dello stimolo. Non bisogna legarsi, sopratutto da un punto di vista psicologico, ad un solo esercizio ritenendolo il più valido ma è essenziale ricercare una variazione dello stimolo lavorando su piani e assi differenti.
Prima ho parlato di "accorgimenti" fondamentali, quindi è essenziale citarne almeno un altro di importanza rilevante.
Per effettuare qualsivoglia esercizio specie quelli usati con pesi importanti le articolazioni coinvolte nel gesto DEVONO essere libere da vincoli che possano generare compensi (esecuzione viziata) e disfunzioni (con possibili danni a lungo termine).
Nel caso dell'Hip Thrust l'articolazione sacro-iliaca (se pur non l'unica coinvolta) deve essere adeguatamente mobilizzata e i muscoli a ridosso di tale articolazioni opportunamente allungati.
Solo un'atteggiamento accorto e attento a questi dettagli potrà permettervi un lavoro proficuo e in sicurezza.
Staff GB Fitness
De Martino Christian